Guida di Maria Grazia

Maria Grazia
Guida di Maria Grazia

Benessere

Professionalità Benessere a 360*
Vi presento il mio centro: all'Hamami Medical Beauty Center la bellezza e l’estetica specializzata è in primo piano. Un centro molto suggestivo, piccola oasi di benessere dove ci si può far coccolare in ogni momento della giornata. Qui troverete vari percorsi: quelli legati al dimagrimento , tonificazione e rassodamento del corpo dove, personale esperto vi aiuterà a trovare la vs. forma fisica grazie anche all’ausilio di macchinari estetici all’avanguardia . Potrete trovare tutto quello che riguarda l’estetica tradizionale dall’epilazione classica a quella con laser, ricostruzione unghie, nail art, solarium viso e corpo, trucco sposa. I trattamenti con radiofrequenza combinata a prodotti cosmeceutici vi permetteranno di dare nuova luce al vs. viso e a alleviare i segni dell’invecchiamento cutaneo. Non mancano i percorsi/rituali Benessere come il rituale Hamamm, il rituale del cioccolato ; percorsi che si possono fare anche in coppia nella massima privacy all’interno della “Wellness Room” dove sarà a disposizione sauna romana e bagno turco e un angolo relax con chaise longue per gustare ottime tisane calde o per brindare con champagne ad un evento speciale. Infatti questo è un luogo ideale per tutte le ricorrenze, es. Natale o quando volete veramente fare un regalo "speciale" in occasione di compleanni, addii al nubilato-celibato, feste degli innamorati, ....o semplicemente quando volete un po' di coccole e relax in assolta privacy. Grazie alla collaborazione con hotel agriturismi ristoranti della zona, si organizzano anche soggiorni all'insegna del Relax e Benessere in qualsiasi periodo dell'anno... Cosa aspettate??
HAMAMI Medical Beauty Center
12 Via Pietro Mascagni
Vi presento il mio centro: all'Hamami Medical Beauty Center la bellezza e l’estetica specializzata è in primo piano. Un centro molto suggestivo, piccola oasi di benessere dove ci si può far coccolare in ogni momento della giornata. Qui troverete vari percorsi: quelli legati al dimagrimento , tonificazione e rassodamento del corpo dove, personale esperto vi aiuterà a trovare la vs. forma fisica grazie anche all’ausilio di macchinari estetici all’avanguardia . Potrete trovare tutto quello che riguarda l’estetica tradizionale dall’epilazione classica a quella con laser, ricostruzione unghie, nail art, solarium viso e corpo, trucco sposa. I trattamenti con radiofrequenza combinata a prodotti cosmeceutici vi permetteranno di dare nuova luce al vs. viso e a alleviare i segni dell’invecchiamento cutaneo. Non mancano i percorsi/rituali Benessere come il rituale Hamamm, il rituale del cioccolato ; percorsi che si possono fare anche in coppia nella massima privacy all’interno della “Wellness Room” dove sarà a disposizione sauna romana e bagno turco e un angolo relax con chaise longue per gustare ottime tisane calde o per brindare con champagne ad un evento speciale. Infatti questo è un luogo ideale per tutte le ricorrenze, es. Natale o quando volete veramente fare un regalo "speciale" in occasione di compleanni, addii al nubilato-celibato, feste degli innamorati, ....o semplicemente quando volete un po' di coccole e relax in assolta privacy. Grazie alla collaborazione con hotel agriturismi ristoranti della zona, si organizzano anche soggiorni all'insegna del Relax e Benessere in qualsiasi periodo dell'anno... Cosa aspettate??

Offerta gastronomica

Viale Martiri, 11, 41026 Pavullo Nel Frignano MO Il Ristorante Parco Corsini è il più antico di Pavullo nel Frignano e certamente uno dei più antichi ristoranti montani nell'intera provincia di Modena. Nel locale propongono una cucina tipica e casereccia dedicando una grande attenzione alla qualità dei prodotti e alle tradizioni culinarie locali. Organizzano anche ricevimenti per battesimi, prime comunioni e matrimoni.
Ristorante Parco Corsini
11 Viale Martiri
Viale Martiri, 11, 41026 Pavullo Nel Frignano MO Il Ristorante Parco Corsini è il più antico di Pavullo nel Frignano e certamente uno dei più antichi ristoranti montani nell'intera provincia di Modena. Nel locale propongono una cucina tipica e casereccia dedicando una grande attenzione alla qualità dei prodotti e alle tradizioni culinarie locali. Organizzano anche ricevimenti per battesimi, prime comunioni e matrimoni.
Via Casa Calendario, 8, 41026 Pavullo nel Frignano MO La Staffa è un ristorante per cerimonie con sede a Pavullo nel Frignano, in provincia di Modena, dove è possibile trascorrere anche una serata all’insegna del relax, gustando la buona cucina della casa. Il locale è un ambiente intimo e accogliente, arredato in stile rustico proprio come le antiche osterie di una volta. Questo ristorante per cerimonie propone un menù ampio, con tante ghiotte ricette della tradizione, in grado di accontentare anche i palati più esigenti. La location, curata in ogni dettaglio, si presta ad accogliere matrimoni, feste di compleanno, anniversari, battesimi, cresime, comunioni e ogni altro tipo di festa privata o cena aziendale.
La Staffa
8 Via Casa Calendario
Via Casa Calendario, 8, 41026 Pavullo nel Frignano MO La Staffa è un ristorante per cerimonie con sede a Pavullo nel Frignano, in provincia di Modena, dove è possibile trascorrere anche una serata all’insegna del relax, gustando la buona cucina della casa. Il locale è un ambiente intimo e accogliente, arredato in stile rustico proprio come le antiche osterie di una volta. Questo ristorante per cerimonie propone un menù ampio, con tante ghiotte ricette della tradizione, in grado di accontentare anche i palati più esigenti. La location, curata in ogni dettaglio, si presta ad accogliere matrimoni, feste di compleanno, anniversari, battesimi, cresime, comunioni e ogni altro tipo di festa privata o cena aziendale.
Via Vincenzo Bellini, 4-41026 Pavullo Nel Frignano MO Nella cucina della LOCANDA si lavora con grande attenzione per valorizzare al meglio le materie prime che le stagioni ci offrono, presentando dei piatti curati e ricchi di tradizione. L’esperienza culinaria parte da un ricercata selezioni dei prodotti di qualità. Partendo dai prodotti stagionali e del territorio selezioniamo le migliore materie prime per i nostri piatti. Degustazioni La LOCANDA è il luogo ideale dove rilassarsi assaggiando ottimi vini, taglieri di salumi e formaggi prodotti nel nostro territorio.
La Locanda
Via Vincenzo Bellini, 4-41026 Pavullo Nel Frignano MO Nella cucina della LOCANDA si lavora con grande attenzione per valorizzare al meglio le materie prime che le stagioni ci offrono, presentando dei piatti curati e ricchi di tradizione. L’esperienza culinaria parte da un ricercata selezioni dei prodotti di qualità. Partendo dai prodotti stagionali e del territorio selezioniamo le migliore materie prime per i nostri piatti. Degustazioni La LOCANDA è il luogo ideale dove rilassarsi assaggiando ottimi vini, taglieri di salumi e formaggi prodotti nel nostro territorio.

Visite turistiche

Il castello di Montecuccolo è un antico castello situato nel comune di Pavullo nel Frignano, in provincia di Modena, in Emilia Romagna. Sovrasta la piccola frazione di Montecuccolo, a 4 km a sud ovest di Pavullo, in direzione Lama Mocogno.
14 ντόπιοι το προτείνουν
Κάστρο του Μοντεκούκολο
62a Via Montecuccolo
14 ντόπιοι το προτείνουν
Il castello di Montecuccolo è un antico castello situato nel comune di Pavullo nel Frignano, in provincia di Modena, in Emilia Romagna. Sovrasta la piccola frazione di Montecuccolo, a 4 km a sud ovest di Pavullo, in direzione Lama Mocogno.

Arte

FAMIGLIA COVILI Gino Covili, attento al mondo tradizionale dell'Appennino ma animato da una profonda vocazione per la libertà, ha intuito precocemente che l'unità materiale e spirituale della sua opera doveva assolutamente coincidere con l'unità della famiglia. Casa Covili nasce per questo su una collina di Pavullo nel Frignano, al confine tra bosco e città, per ricordare che il percorso dell'artista è sempre in equilibrio tra natura e cultura, e per legare il lascito di storie e di immagini alla forza ancestrale dei luoghi. Fedele a questa visione, la famiglia custodisce opere e idee di quella che si configura come un'autentica zona franca, al riparo dalle mode e dall'oscillazione dei tempi. COVILIARTE Costituita dalla famiglia Covili nel 2000 per diffondere la conoscenza dell'opera di Gino Covili, da sempre ha la sede nella Casa del Maestro a Pavullo nel Frignano e ha la rappresentanza legale dell'artista. Dopo la morte del pittore, conserva e gestisce la Pinacoteca Covili e svolge l'attività di consulenza per gli enti, le istituzioni, gli studiosi e i collezionisti che si interessano all'opera di Gino Covili. Con OPEN promuove eventi e servizi rivolti all'informazione, alla ricerca e al collezionismo per il settore dell'arte.
COVILIARTE
1 Via Isonzo
FAMIGLIA COVILI Gino Covili, attento al mondo tradizionale dell'Appennino ma animato da una profonda vocazione per la libertà, ha intuito precocemente che l'unità materiale e spirituale della sua opera doveva assolutamente coincidere con l'unità della famiglia. Casa Covili nasce per questo su una collina di Pavullo nel Frignano, al confine tra bosco e città, per ricordare che il percorso dell'artista è sempre in equilibrio tra natura e cultura, e per legare il lascito di storie e di immagini alla forza ancestrale dei luoghi. Fedele a questa visione, la famiglia custodisce opere e idee di quella che si configura come un'autentica zona franca, al riparo dalle mode e dall'oscillazione dei tempi. COVILIARTE Costituita dalla famiglia Covili nel 2000 per diffondere la conoscenza dell'opera di Gino Covili, da sempre ha la sede nella Casa del Maestro a Pavullo nel Frignano e ha la rappresentanza legale dell'artista. Dopo la morte del pittore, conserva e gestisce la Pinacoteca Covili e svolge l'attività di consulenza per gli enti, le istituzioni, gli studiosi e i collezionisti che si interessano all'opera di Gino Covili. Con OPEN promuove eventi e servizi rivolti all'informazione, alla ricerca e al collezionismo per il settore dell'arte.
L’antico borgo tardo-romanico situato nella frazione di Niviano, poco distante dal centro di Pavullo, accoglie il visitatore in un’atmosfera affascinante, dove natura, storia e Arte si uniscono sapentemente. La Torre che svetta sul colle del XIII secolo, la Chiesa dedicata a Sant’Anna e l’insieme di case che la precedono, inquadrano questo luogo in una cornice suggestiva. Ogni passo ci accompagna alla scoperta di dipinti, mosaici e sculture. Dal 2020 Lavacchio ospita importanti eventi culturali ed artistici che rendono il borgo una meta fondamentale per chi è alla scoperta delle bellezze di Pavullo e del Frignano.
Via Lavacchio, 41026 Pavullo Nel Frignano MO, Ιταλία
L’antico borgo tardo-romanico situato nella frazione di Niviano, poco distante dal centro di Pavullo, accoglie il visitatore in un’atmosfera affascinante, dove natura, storia e Arte si uniscono sapentemente. La Torre che svetta sul colle del XIII secolo, la Chiesa dedicata a Sant’Anna e l’insieme di case che la precedono, inquadrano questo luogo in una cornice suggestiva. Ogni passo ci accompagna alla scoperta di dipinti, mosaici e sculture. Dal 2020 Lavacchio ospita importanti eventi culturali ed artistici che rendono il borgo una meta fondamentale per chi è alla scoperta delle bellezze di Pavullo e del Frignano.

Luoghi da visitare

Il Ponte di Olina (frazione di Pavullo nel Frignano) è una struttura architettonica unica costruita per la prima volta nel 1522 – a cura dei Montecuccoli e degli Estensi- a superamento delle acque dello Scoltenna a collegamento dei territori comunali di Pavullo e Montecreto testimoniando l’importanza del manufatto nella viabilità dell’Appennino da e verso la Toscana. Il ponte rappresenta non solo un’opera di collegamento importante per le comunità del luogo da preservare con questo intervento di recupero e ristrutturazione, ma un elemento di attrazione turistica e un simbolo identitario di grande valore storico e paesaggistico da valorizzare quale importante manufatto nella storia dell’Appennino.
Via Ponte di Olina, Pavullo nel Frignano MO, Ιταλία
Il Ponte di Olina (frazione di Pavullo nel Frignano) è una struttura architettonica unica costruita per la prima volta nel 1522 – a cura dei Montecuccoli e degli Estensi- a superamento delle acque dello Scoltenna a collegamento dei territori comunali di Pavullo e Montecreto testimoniando l’importanza del manufatto nella viabilità dell’Appennino da e verso la Toscana. Il ponte rappresenta non solo un’opera di collegamento importante per le comunità del luogo da preservare con questo intervento di recupero e ristrutturazione, ma un elemento di attrazione turistica e un simbolo identitario di grande valore storico e paesaggistico da valorizzare quale importante manufatto nella storia dell’Appennino.
Aeroporto “G. Paolucci” L’Aeroporto di Pavullo, che ha superato i cento anni di storia, rappresenta una delle attrattive del Paese, anche grazie allo splendido paesaggio in cui si colloca. La struttura sorge nella zona sud del capoluogo, conosciuta come i “I Piani di Pavullo”, che già agli inizi del ‘900 fu individuata come particolarmente favorevole per il volo da Luigi Teichfuss e Umberto Nannini. Nel 1923, iniziarono i primi lavori di sistemazione e ben presto l’Aeroporto divenne la prima sede della Scuola d’Italia per il Volo a Vela, nonché punto di riferimento per la Regia Aeronautica. Nel 1932 venne ideata e messa a punto una nuova tecnica di involo, successivamente copiata nel resto del mondo: il lancio al verricello. Nel 1944, sul finire della Seconda Guerra Mondiale, tutta l’area fu minata e le strutture completamente distrutte. Teichfuss fu costretto ad interrompere la sua attività dopo aver progettato 24 alianti, per un totale di almeno 60 esemplari funzionanti: complessivamente il 40% degli alianti italiani prodotti dal 1923 al 1943. Nel dopoguerra, la situazione dell’Aeroporto rimase pressoché invariata per lungo tempo, trovandosi solamente una piccola pista in erba per l’atterraggio dei velivoli e strutture logistiche minimali. Nel 1995 l’Aeroporto da Aeroporto Militare divenne Aeroporto Civile. La svolta definitiva ci fu nel 1998, con la costituzione di ENAC: Pavullo è stato identificato come il sito dove poter sperimentare il modello di sviluppo per gli aeroporti minori. Dal 2000, è stato redatto un masterplan di indirizzo strategico, ed in maniera progressiva sono stati effettuati numerosi interventi di ampliamento e riqualificazione. Oggi, il Paolucci è diventato un esempio a livello internazionale ed un Aeroporto moderno e funzionale. La struttura è utilizzata per voli di Business Aviation, Aviazione Generale, Volo a Vela, VDS. Sull’impianto insiste una delle quattro basi di elisoccorso della Regione Emilia-Romagna per il Trasporto Sanitario di Emergenza e Urgenza – 118 – con la presenza fissa di un aeromobile BK117/C2: è l’unico mezzo della Regione dotato di verricello per il recupero dei feriti nelle zone impervie. Sono esercitate altresì attività di Protezione Civile e di addestramento per i Corpi dello Stato: Aeronautica Militare, Vigili del Fuoco, Carabinieri, Esercito, Marina, Guardia di Finanza, Polizia di Stato. L’Aeroporto si configura come un vero e propriocentro fondamentale per la formazione e la promozione del mondo aeronautico. Oltre alle attività di volo, sono numerosi anche gli eventi ospitati all’interno dell’Aeroporto, di tipo sportivo, ma anche sociale, culturale, gastronomico. Ad esempio, nel 2019 si è svolto a Pavullo il Campionato del Mondo di Volo a Vela, capace di attrarre persone provenienti da tutta Italia ed Europa, con oltre 93 eventi collaterali a fare da cornice al Campionato sportivo vero e proprio. Grazie alla perfetta riuscita dell’avvenimento, la FAI ha richiesto di poter organizzare il Mondiale dei Mondiali di Volo a Vela (l’equivalente della Champions League per il calcio) del 2023 proprio a Pavullo, ribaltando la consuetudine secondo la quale di solito sono gli aeroporti a proporsi per ospitare le competizioni, e non è direttamente la Federazione Aeronautica Internazionale a sceglierli. Tra gli interventi di riqualificazione ambientale, si segnala la strada perimetrale aeroportuale, che, grazie ad una convenzione tra ENAC, Aero Club Pavullo ed Unione dei Comuni, è stata eccezionalmente aperta al transito pedonale: tale realizzazione è stata possibile grazie al fattivo sostegno economico degli imprenditori locali. Infine, l’Aeroporto di Pavullo è anche centro di formazione dell’Aeronautica Militare ed ha sviluppato un continuo e fattivo rapporto con i vertici istituzionali dello Stato e dei Corpi Militari.
Pavullo nel Frignano Airport, 41026 Zona Industriale Querciagrossa MO, Ιταλία
Aeroporto “G. Paolucci” L’Aeroporto di Pavullo, che ha superato i cento anni di storia, rappresenta una delle attrattive del Paese, anche grazie allo splendido paesaggio in cui si colloca. La struttura sorge nella zona sud del capoluogo, conosciuta come i “I Piani di Pavullo”, che già agli inizi del ‘900 fu individuata come particolarmente favorevole per il volo da Luigi Teichfuss e Umberto Nannini. Nel 1923, iniziarono i primi lavori di sistemazione e ben presto l’Aeroporto divenne la prima sede della Scuola d’Italia per il Volo a Vela, nonché punto di riferimento per la Regia Aeronautica. Nel 1932 venne ideata e messa a punto una nuova tecnica di involo, successivamente copiata nel resto del mondo: il lancio al verricello. Nel 1944, sul finire della Seconda Guerra Mondiale, tutta l’area fu minata e le strutture completamente distrutte. Teichfuss fu costretto ad interrompere la sua attività dopo aver progettato 24 alianti, per un totale di almeno 60 esemplari funzionanti: complessivamente il 40% degli alianti italiani prodotti dal 1923 al 1943. Nel dopoguerra, la situazione dell’Aeroporto rimase pressoché invariata per lungo tempo, trovandosi solamente una piccola pista in erba per l’atterraggio dei velivoli e strutture logistiche minimali. Nel 1995 l’Aeroporto da Aeroporto Militare divenne Aeroporto Civile. La svolta definitiva ci fu nel 1998, con la costituzione di ENAC: Pavullo è stato identificato come il sito dove poter sperimentare il modello di sviluppo per gli aeroporti minori. Dal 2000, è stato redatto un masterplan di indirizzo strategico, ed in maniera progressiva sono stati effettuati numerosi interventi di ampliamento e riqualificazione. Oggi, il Paolucci è diventato un esempio a livello internazionale ed un Aeroporto moderno e funzionale. La struttura è utilizzata per voli di Business Aviation, Aviazione Generale, Volo a Vela, VDS. Sull’impianto insiste una delle quattro basi di elisoccorso della Regione Emilia-Romagna per il Trasporto Sanitario di Emergenza e Urgenza – 118 – con la presenza fissa di un aeromobile BK117/C2: è l’unico mezzo della Regione dotato di verricello per il recupero dei feriti nelle zone impervie. Sono esercitate altresì attività di Protezione Civile e di addestramento per i Corpi dello Stato: Aeronautica Militare, Vigili del Fuoco, Carabinieri, Esercito, Marina, Guardia di Finanza, Polizia di Stato. L’Aeroporto si configura come un vero e propriocentro fondamentale per la formazione e la promozione del mondo aeronautico. Oltre alle attività di volo, sono numerosi anche gli eventi ospitati all’interno dell’Aeroporto, di tipo sportivo, ma anche sociale, culturale, gastronomico. Ad esempio, nel 2019 si è svolto a Pavullo il Campionato del Mondo di Volo a Vela, capace di attrarre persone provenienti da tutta Italia ed Europa, con oltre 93 eventi collaterali a fare da cornice al Campionato sportivo vero e proprio. Grazie alla perfetta riuscita dell’avvenimento, la FAI ha richiesto di poter organizzare il Mondiale dei Mondiali di Volo a Vela (l’equivalente della Champions League per il calcio) del 2023 proprio a Pavullo, ribaltando la consuetudine secondo la quale di solito sono gli aeroporti a proporsi per ospitare le competizioni, e non è direttamente la Federazione Aeronautica Internazionale a sceglierli. Tra gli interventi di riqualificazione ambientale, si segnala la strada perimetrale aeroportuale, che, grazie ad una convenzione tra ENAC, Aero Club Pavullo ed Unione dei Comuni, è stata eccezionalmente aperta al transito pedonale: tale realizzazione è stata possibile grazie al fattivo sostegno economico degli imprenditori locali. Infine, l’Aeroporto di Pavullo è anche centro di formazione dell’Aeronautica Militare ed ha sviluppato un continuo e fattivo rapporto con i vertici istituzionali dello Stato e dei Corpi Militari.
Il Ponte d’Ercole è un monolite di 33 metri immerso nel bosco, una meraviglia della natura nel nostro Appennino Modenese Il Ponte d’Ercole, o Ponte del Diavolo, è una delle cose che dovete assolutamente vedere almeno una volta nella vita. Si tratta infatti di un monolite di oltre 30 metri scavato nel corso degli anni dagli agenti atmosferici tanto da creare un vero e proprio ponte sopra al quale è possibile anche camminare. ponte d'ercole pavulloOvviamente bisogna mantenere tutte le precauzioni del caso e prestare attenzione. Invitiamo anche a rispettare al massimo il ponte evitando di rovinarne la superficie. Il Ponte d’Ercole si trova in un territorio che è al confine tra i tre comuni di Pavullo nel Frignano, Polinago e Lama Mocogno. Come raggiungerlo Il sito è raggiungibile seguendo uno dei sentieri che conduce al Ponte ed è possibile farlo a piedi o in mountain bike. Uno degli itinerari consigliati lo abbiamo descritto sul nostro sito e lo trovate a questo link. Per arrivare al parcheggio attrezzato di Ponte del Diavolo: Percorrere la Strada Statale 12 in direzione Abetone. Passato Pavullo, prima di entrare nel paese di Lama Mocogno, imboccare la via Ponte d’Ercole che si trova sulla destra. (via Ponte d’Ercole è in Comune di Lama Mocogno mentre il Ponte del Diavolo è in Comune di Polinago Il Ponte d’Ercole nell’antichità L’area circostante il Ponte d’Ercole ha restituito diverse testimonianze di interesse archeologico, databili dall’età protostorica all’epoca medievale, che attestano una frequentazione dell’area legata soprattutto alla presenza del ponte naturale e di sorgenti d’acqua. I numerosi materiali rinvenuti sono dovuti per lo più a ritrovamenti occasionali avvenuti durante il secolo scorso, seguiti da alcuni sondaggi eseguiti dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna Un’occupazione dell’area durante il 1 millennio a.C. è attestata dal rinvenimento di frammenti ceramici ed oggetti di ornamento di ambito villanoviano databili tra /’VIII e il VI secolo a.C. Nel periodo successivo il sito sembra rientrare, come tutta la montagna modenese, nella zona di influenza ligure: lo rivelano le forme ceramiche e alcuni accessori dell’abbigliamento che trovano confronti in coevi contesti dell’Emilia occidentale e di oltre Appennino, oltre a una punta di lancia ritualmente piegata che caratterizza i depositi funerari e votivi liguri tra IV e III secolo a.C. Con il periodo romano le testimonianze si intensificano e sono rappresentate da reperti ceramici, strumenti in metallo e vasellame di vetro, insieme a resti murari, frammenti laterizi e tessere di mosaico che indicano la presenza di ambienti coperti. Si segnala in particolare il ritrovamento di migliaia di monete, che coprono tutto l’arco di frequentazione del sito (Il secolo a.C. – V secolo d.C.), con una maggiore presenza di emissioni della prima età imperiale (I-lI secolo d.C.); queste costituivano probabilmente un’offerta votiva deposta direttamente nelle acque oppure in piccole buche scavate nel terreno. Queste testimonianze fanno ipotizzare l’esistenza in età romana di una complessa area cultuale articolata attorno al Ponte d’Ercole, cui vanno riferite anche le notizie del ritrovamento di tracciati stradali, le quali suggeriscono, oltre a un itinerario appenninico, un possibile percorso processionale che congiungeva l’altura di Poggio Pennone con l’area del “ponte” e le strutture annesse. Il sito è stato frequentato anche in età medievale e moderna, fino ai giorni nostri, come dimostrano alcuni elementi di armamento riferibili a una sepoltura medievale sconvolta (tra cui un eccezionale morso di cavallo in ferro) e le numerose medagliette devozionali databili dal XVII al XIX secolo, segno della continuità delle pratiche legate alle acque salutifere in associazione con il culto mariano. Il testo “Il ponte d’Ercole nell’antichità” è tratto dal pannello informativo che troverete in loco.
Ponte d’Ercole
Via Pracanina
Il Ponte d’Ercole è un monolite di 33 metri immerso nel bosco, una meraviglia della natura nel nostro Appennino Modenese Il Ponte d’Ercole, o Ponte del Diavolo, è una delle cose che dovete assolutamente vedere almeno una volta nella vita. Si tratta infatti di un monolite di oltre 30 metri scavato nel corso degli anni dagli agenti atmosferici tanto da creare un vero e proprio ponte sopra al quale è possibile anche camminare. ponte d'ercole pavulloOvviamente bisogna mantenere tutte le precauzioni del caso e prestare attenzione. Invitiamo anche a rispettare al massimo il ponte evitando di rovinarne la superficie. Il Ponte d’Ercole si trova in un territorio che è al confine tra i tre comuni di Pavullo nel Frignano, Polinago e Lama Mocogno. Come raggiungerlo Il sito è raggiungibile seguendo uno dei sentieri che conduce al Ponte ed è possibile farlo a piedi o in mountain bike. Uno degli itinerari consigliati lo abbiamo descritto sul nostro sito e lo trovate a questo link. Per arrivare al parcheggio attrezzato di Ponte del Diavolo: Percorrere la Strada Statale 12 in direzione Abetone. Passato Pavullo, prima di entrare nel paese di Lama Mocogno, imboccare la via Ponte d’Ercole che si trova sulla destra. (via Ponte d’Ercole è in Comune di Lama Mocogno mentre il Ponte del Diavolo è in Comune di Polinago Il Ponte d’Ercole nell’antichità L’area circostante il Ponte d’Ercole ha restituito diverse testimonianze di interesse archeologico, databili dall’età protostorica all’epoca medievale, che attestano una frequentazione dell’area legata soprattutto alla presenza del ponte naturale e di sorgenti d’acqua. I numerosi materiali rinvenuti sono dovuti per lo più a ritrovamenti occasionali avvenuti durante il secolo scorso, seguiti da alcuni sondaggi eseguiti dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna Un’occupazione dell’area durante il 1 millennio a.C. è attestata dal rinvenimento di frammenti ceramici ed oggetti di ornamento di ambito villanoviano databili tra /’VIII e il VI secolo a.C. Nel periodo successivo il sito sembra rientrare, come tutta la montagna modenese, nella zona di influenza ligure: lo rivelano le forme ceramiche e alcuni accessori dell’abbigliamento che trovano confronti in coevi contesti dell’Emilia occidentale e di oltre Appennino, oltre a una punta di lancia ritualmente piegata che caratterizza i depositi funerari e votivi liguri tra IV e III secolo a.C. Con il periodo romano le testimonianze si intensificano e sono rappresentate da reperti ceramici, strumenti in metallo e vasellame di vetro, insieme a resti murari, frammenti laterizi e tessere di mosaico che indicano la presenza di ambienti coperti. Si segnala in particolare il ritrovamento di migliaia di monete, che coprono tutto l’arco di frequentazione del sito (Il secolo a.C. – V secolo d.C.), con una maggiore presenza di emissioni della prima età imperiale (I-lI secolo d.C.); queste costituivano probabilmente un’offerta votiva deposta direttamente nelle acque oppure in piccole buche scavate nel terreno. Queste testimonianze fanno ipotizzare l’esistenza in età romana di una complessa area cultuale articolata attorno al Ponte d’Ercole, cui vanno riferite anche le notizie del ritrovamento di tracciati stradali, le quali suggeriscono, oltre a un itinerario appenninico, un possibile percorso processionale che congiungeva l’altura di Poggio Pennone con l’area del “ponte” e le strutture annesse. Il sito è stato frequentato anche in età medievale e moderna, fino ai giorni nostri, come dimostrano alcuni elementi di armamento riferibili a una sepoltura medievale sconvolta (tra cui un eccezionale morso di cavallo in ferro) e le numerose medagliette devozionali databili dal XVII al XIX secolo, segno della continuità delle pratiche legate alle acque salutifere in associazione con il culto mariano. Il testo “Il ponte d’Ercole nell’antichità” è tratto dal pannello informativo che troverete in loco.
La Torre di Lavacchio apre al pubblico La Torre medievale di Lavacchio, restaurata grazie alla collaborazione del Circolo Culturale di Lavacchio, dopo anni di chiusura apre al pubblico. Al primo piano, il visitatore, potrà vedere un video che racconta la storia del Borgo dipinto dal medioevo ad oggi. L’Assessorato alla cultura, che ha curato il progetto, sta lavorando per consentire, in futuro, l’accesso ai restanti piani, ad oggi non accessibili per motivi di sicurezza. Apertura Torre: Luglio e Agosto – il sabato e la domenica dalle ore 10.00 alle ore 23.00 La torre rimarrà aperta anche in occasione di eventi culturali, turistici e sportivi organizzati presso la località, dalle ore 10.00 alle ore 23.00.
Torre di Lavacchio
La Torre di Lavacchio apre al pubblico La Torre medievale di Lavacchio, restaurata grazie alla collaborazione del Circolo Culturale di Lavacchio, dopo anni di chiusura apre al pubblico. Al primo piano, il visitatore, potrà vedere un video che racconta la storia del Borgo dipinto dal medioevo ad oggi. L’Assessorato alla cultura, che ha curato il progetto, sta lavorando per consentire, in futuro, l’accesso ai restanti piani, ad oggi non accessibili per motivi di sicurezza. Apertura Torre: Luglio e Agosto – il sabato e la domenica dalle ore 10.00 alle ore 23.00 La torre rimarrà aperta anche in occasione di eventi culturali, turistici e sportivi organizzati presso la località, dalle ore 10.00 alle ore 23.00.

Συμβουλές για την πόλη

Τρόποι μεταφοράς

Noleggio montanbike

Elettromeccanica Lutti Via Giacobazzi, 17/19 – Pavullo n/F Orari di apertura: da lunedì al venerdì 8.30 – 12.30 e 14.30 – 19.30, sabato 9 – 12.30, chiuso la domenica. Sala 2.0 Via Giardini, 213 – Pavullo n/F Orari di apertura: : lunedì, mercoledì, venerdì 16 – 19, sabato 9 – 12.30 e 15.30 – 19 , giovedì pomeriggio e domenica mattina su appuntamento, chiuso il martedì