Guidebook for Napoli

Andrea
Guidebook for Napoli

Food Scene

la migliore pizzeria di Napoli. Pizza eccellente e prezzo economico. Bisogna aspettare 30/60 minuti per entrare e non si può prenotare.
342 ντόπιοι το προτείνουν
Gino e Toto Sorbillo
32 Via dei Tribunali
342 ντόπιοι το προτείνουν
la migliore pizzeria di Napoli. Pizza eccellente e prezzo economico. Bisogna aspettare 30/60 minuti per entrare e non si può prenotare.
La VERA pizza napoletana. Spesso bisogna fare la fila per entrare
406 ντόπιοι το προτείνουν
Pizzeria Da Michele
1 Via Cesare Sersale
406 ντόπιοι το προτείνουν
La VERA pizza napoletana. Spesso bisogna fare la fila per entrare
Una delle migliori trattorie di NApoli, si mangia bene e sis pende poco. Molto folcloristica, da non perdere assolutamente. Dal 1949 la trattoria nennella è un locale a gestione familiare, i proprietari, Mariano e Ciro, sono la terza generazione che gestisce il locale.
368 ντόπιοι το προτείνουν
Trattoria da Nennella
22 Vico Lungo Teatro Nuovo
368 ντόπιοι το προτείνουν
Una delle migliori trattorie di NApoli, si mangia bene e sis pende poco. Molto folcloristica, da non perdere assolutamente. Dal 1949 la trattoria nennella è un locale a gestione familiare, i proprietari, Mariano e Ciro, sono la terza generazione che gestisce il locale.

Arts & Culture

Il Castello sorge sull’isolotto tufaceo dell’antica Megaride, dove la leggenda vuole che fosse approdata, sfinita, la sirena Partenope, che avrebbe dato il nome alla città antica. Sul sito, successivamente collegato alla terraferma, il patrizio romano Lucullo fece erigere per sé una fastosa ed enorme villa (il Castrum Lucullanum). Intorno alla fine del V secolo, l’area divenne sede di un monastero di monaci basiliani, di cui rimane l’antica chiesa. Poi, in periodo ducale, vi fu costruito un fortilizio, e nel XII secolo vi si stabilirono i Normanni, che fecero ampliare e rinforzare la fortificazione. Un ulteriore rafforzamento fu realizzato dagli Svevi.
445 ντόπιοι το προτείνουν
Κάστρο Όβο
3 Via Eldorado
445 ντόπιοι το προτείνουν
Il Castello sorge sull’isolotto tufaceo dell’antica Megaride, dove la leggenda vuole che fosse approdata, sfinita, la sirena Partenope, che avrebbe dato il nome alla città antica. Sul sito, successivamente collegato alla terraferma, il patrizio romano Lucullo fece erigere per sé una fastosa ed enorme villa (il Castrum Lucullanum). Intorno alla fine del V secolo, l’area divenne sede di un monastero di monaci basiliani, di cui rimane l’antica chiesa. Poi, in periodo ducale, vi fu costruito un fortilizio, e nel XII secolo vi si stabilirono i Normanni, che fecero ampliare e rinforzare la fortificazione. Un ulteriore rafforzamento fu realizzato dagli Svevi.
I quartieri sorgono intorno al XVI secolo al fine di accogliere le guarnigioni militari spagnole destinate alla repressione di eventuali rivolte della popolazione napoletana, oppure come dimora temporanea per coloro che passavano da Napoli in direzione di altri luoghi di conflitto. Durante gli scavi per la realizzazione della seconda uscita della stazione, in piazza Montecalvario, sono state rinvenute tracce di insediamenti abitativi dell'Età del ferro del 1500 a.C. circa[la datazione lascia pensare all'età del bronzo]. In piazzetta Santa Maria degli Angeli, invece, sono stati ritrovati reperti della Napoli medievale.
175 ντόπιοι το προτείνουν
Quartieri Spagnoli
175 ντόπιοι το προτείνουν
I quartieri sorgono intorno al XVI secolo al fine di accogliere le guarnigioni militari spagnole destinate alla repressione di eventuali rivolte della popolazione napoletana, oppure come dimora temporanea per coloro che passavano da Napoli in direzione di altri luoghi di conflitto. Durante gli scavi per la realizzazione della seconda uscita della stazione, in piazza Montecalvario, sono state rinvenute tracce di insediamenti abitativi dell'Età del ferro del 1500 a.C. circa[la datazione lascia pensare all'età del bronzo]. In piazzetta Santa Maria degli Angeli, invece, sono stati ritrovati reperti della Napoli medievale.
Il Castel Sant’Elmo domina dall’alto la città, sorgendo nella zona di San Martino, in cima al quartiere Vomero. La posizione arroccata, l’impianto a forma di stella a sei punte, e lo schema “a doppia tenaglia”, che consentiva di disporre le forze difensive in posizione simmetrica, ne facevano una fortezza inespugnabile. Dalla piazza d’armi e dagli spalti si gode di una vista suggestiva del centro antico e del golfo di Napoli: dai luoghi dell’antica Partenope a Neapolis, con la stretta feritoia di Spaccanapoli.
328 ντόπιοι το προτείνουν
Castel Sant'Elmo
20/A Via Tito Angelini
328 ντόπιοι το προτείνουν
Il Castel Sant’Elmo domina dall’alto la città, sorgendo nella zona di San Martino, in cima al quartiere Vomero. La posizione arroccata, l’impianto a forma di stella a sei punte, e lo schema “a doppia tenaglia”, che consentiva di disporre le forze difensive in posizione simmetrica, ne facevano una fortezza inespugnabile. Dalla piazza d’armi e dagli spalti si gode di una vista suggestiva del centro antico e del golfo di Napoli: dai luoghi dell’antica Partenope a Neapolis, con la stretta feritoia di Spaccanapoli.
Situato alla fine di via Tribunali, il più antico ma meno noto dei castelli napoletani prende il nome dalla vicina Porta Capuana. Fu costruito come fortezza dal sovrano normanno Guglielmo I detto il Malo intorno al 1165; subì ampliamenti e modifiche prima da parte di Federico II di Svevia e poi ad opera dei re angioini, che vi risiedettero solo saltuariamente, preferendo come dimora il neonato Castel Nuovo. Dopo questo periodo, il castello fu dimora degli aragonesi. Nei secoli successivi, ha subito ripetute modifiche e restauri, fino a diventare, nel XVI secolo, Palazzo di Giustizia e carcere, per volere del viceré Pedro de Toledo.
22 ντόπιοι το προτείνουν
Castel Capuano
74 Piazza Enrico de Nicola
22 ντόπιοι το προτείνουν
Situato alla fine di via Tribunali, il più antico ma meno noto dei castelli napoletani prende il nome dalla vicina Porta Capuana. Fu costruito come fortezza dal sovrano normanno Guglielmo I detto il Malo intorno al 1165; subì ampliamenti e modifiche prima da parte di Federico II di Svevia e poi ad opera dei re angioini, che vi risiedettero solo saltuariamente, preferendo come dimora il neonato Castel Nuovo. Dopo questo periodo, il castello fu dimora degli aragonesi. Nei secoli successivi, ha subito ripetute modifiche e restauri, fino a diventare, nel XVI secolo, Palazzo di Giustizia e carcere, per volere del viceré Pedro de Toledo.
La cappella Sansevero (detta anche chiesa di Santa Maria della Pietà) è tra i più importanti musei di Napoli. Situata nelle vicinanze della piazza San Domenico Maggiore, questa chiesa, oggi sconsacrata, è attigua al palazzo di famiglia dei principi di Sansevero, da questo separata da un vicolo una volta sormontato da un ponte sospeso che consentiva ai membri della famiglia di accedere privatamente al luogo di culto. La cappella ospita capolavori come il Cristo velato di Giuseppe Sanmartino, conosciuto in tutto il mondo per il suo velo marmoreo che quasi si adagia sul Cristo morto, la Pudicizia di Antonio Corradini e il Disinganno di Francesco Queirolo.
1008 ντόπιοι το προτείνουν
Museo Cappella Sansevero
19/21 Via Francesco de Sanctis
1008 ντόπιοι το προτείνουν
La cappella Sansevero (detta anche chiesa di Santa Maria della Pietà) è tra i più importanti musei di Napoli. Situata nelle vicinanze della piazza San Domenico Maggiore, questa chiesa, oggi sconsacrata, è attigua al palazzo di famiglia dei principi di Sansevero, da questo separata da un vicolo una volta sormontato da un ponte sospeso che consentiva ai membri della famiglia di accedere privatamente al luogo di culto. La cappella ospita capolavori come il Cristo velato di Giuseppe Sanmartino, conosciuto in tutto il mondo per il suo velo marmoreo che quasi si adagia sul Cristo morto, la Pudicizia di Antonio Corradini e il Disinganno di Francesco Queirolo.
Il Palazzo Reale di Napoli è un edificio storico ubicato in piazza del Plebiscito, nel centro storico di Napoli, dov'è posto l'ingresso principale: l'intero complesso, compresi i giardini e il teatro San Carlo, si affaccia anche su piazza Trieste e Trento, piazza del Municipio e via Acton. Fu la residenza storica dei viceré spagnoli per oltre centocinquanta anni, della dinastia borbonica dal 1734 al 1861, interrotta solamente per un decennio all'inizio del XIX secolo dal dominio francese con Giuseppe Bonaparte e Gioacchino Murat, e, a seguito dell'Unità d'Italia, dei Savoia[2]: ceduto nel 1919 da Vittorio Emanuele III di Savoia al demanio statale. E' sede della biblioteca nazionale.
408 ντόπιοι το προτείνουν
Βασιλικό Παλάτι της Νάπολης
1 Piazza del Plebiscito
408 ντόπιοι το προτείνουν
Il Palazzo Reale di Napoli è un edificio storico ubicato in piazza del Plebiscito, nel centro storico di Napoli, dov'è posto l'ingresso principale: l'intero complesso, compresi i giardini e il teatro San Carlo, si affaccia anche su piazza Trieste e Trento, piazza del Municipio e via Acton. Fu la residenza storica dei viceré spagnoli per oltre centocinquanta anni, della dinastia borbonica dal 1734 al 1861, interrotta solamente per un decennio all'inizio del XIX secolo dal dominio francese con Giuseppe Bonaparte e Gioacchino Murat, e, a seguito dell'Unità d'Italia, dei Savoia[2]: ceduto nel 1919 da Vittorio Emanuele III di Savoia al demanio statale. E' sede della biblioteca nazionale.
Il Teatro di San Carlo, già Real Teatro di San Carlo, citato spesso semplicemente come Teatro San Carlo, è un teatro lirico di Napoli, nonché uno dei più famosi e prestigiosi al mondo. È il più antico teatro d'opera in Europa e del mondo ancora attivo,essendo stato fondato nel 1737, nonché uno dei più capienti teatri all'italiana della penisola.Può ospitare 1386 spettatori e conta un'ampia platea, cinque ordini di palchi disposti a ferro di cavallo più un ampio palco reale, un loggione ed un palcoscenico. Date le sue dimensioni, struttura e antichità è stato modello per i successivi teatri d'Europa.
362 ντόπιοι το προτείνουν
San Carlo Theatre
98 Via San Carlo
362 ντόπιοι το προτείνουν
Il Teatro di San Carlo, già Real Teatro di San Carlo, citato spesso semplicemente come Teatro San Carlo, è un teatro lirico di Napoli, nonché uno dei più famosi e prestigiosi al mondo. È il più antico teatro d'opera in Europa e del mondo ancora attivo,essendo stato fondato nel 1737, nonché uno dei più capienti teatri all'italiana della penisola.Può ospitare 1386 spettatori e conta un'ampia platea, cinque ordini di palchi disposti a ferro di cavallo più un ampio palco reale, un loggione ed un palcoscenico. Date le sue dimensioni, struttura e antichità è stato modello per i successivi teatri d'Europa.

Getting Around

Stazione metro a 1,2 km da casa
61 ντόπιοι το προτείνουν
Municipio station
Via Medina
61 ντόπιοι το προτείνουν
Stazione metro a 1,2 km da casa
Stazione metro a 1,4 km da casa
69 ντόπιοι το προτείνουν
Stazione Metro Toledo
Via Toledo
69 ντόπιοι το προτείνουν
Stazione metro a 1,4 km da casa
Partenza navi per Procida, Ischia e Capri
20 ντόπιοι το προτείνουν
Calata Porta di Massa
Calata Porta di Massa
20 ντόπιοι το προτείνουν
Partenza navi per Procida, Ischia e Capri
Partenza aliscafi per Procida, Ischia, Capri
122 ντόπιοι το προτείνουν
Molo Beverello
Molo Beverello
122 ντόπιοι το προτείνουν
Partenza aliscafi per Procida, Ischia, Capri
Partenza aliscafi per Sorrento
148 ντόπιοι το προτείνουν
Via Francesco Caracciolo
Via Francesco Caracciolo
148 ντόπιοι το προτείνουν
Partenza aliscafi per Sorrento

Parks & Nature

Il Parco Virgiliano (da non confondere con il quasi omonimo Parco Vergiliano a Piedigrotta, nel quartiere Chiaia), detto anche parco della Rimembranza, è un parco panoramico che sorge nel quartiere Posillipo, a Napoli.
357 ντόπιοι το προτείνουν
Πάρκο Βιρτζιλιάνο
Viale Virgilio
357 ντόπιοι το προτείνουν
Il Parco Virgiliano (da non confondere con il quasi omonimo Parco Vergiliano a Piedigrotta, nel quartiere Chiaia), detto anche parco della Rimembranza, è un parco panoramico che sorge nel quartiere Posillipo, a Napoli.
l’Area Marina Protetta “Parco Sommerso di Gaiola” prende il nome dai due isolotti che sorgono a pochi metri di distanza dalla costa di Posillipo, nel settore nord occidentale del Golfo di Napoli. Con una superficie di appena 41,6 ettari, si estende dal pittoresco Borgo di Marechiaro alla suggestiva Baia di Trentaremi racchiudendo verso il largo parte del grande banco roccioso della Cavallara.
124 ντόπιοι το προτείνουν
Θαλάσσιο Προστατευμένο Περιβάλλον Υποβρύχιο Πάρκο Gaiola
Discesa Gaiola
124 ντόπιοι το προτείνουν
l’Area Marina Protetta “Parco Sommerso di Gaiola” prende il nome dai due isolotti che sorgono a pochi metri di distanza dalla costa di Posillipo, nel settore nord occidentale del Golfo di Napoli. Con una superficie di appena 41,6 ettari, si estende dal pittoresco Borgo di Marechiaro alla suggestiva Baia di Trentaremi racchiudendo verso il largo parte del grande banco roccioso della Cavallara.