Lago e dintorni

Susanna
Lago e dintorni

Visite turistiche

Da visitare la Rocca di Angera con il suo museo delle bambole. Lo store di Rossi D'Angera con i suoi esclusivi Distillati e Amari Il lungo lago
47 ντόπιοι το προτείνουν
Angera
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Da visitare la Rocca di Angera con il suo museo delle bambole. Lo store di Rossi D'Angera con i suoi esclusivi Distillati e Amari Il lungo lago
Le perle del Lago Maggiore, L'isola Bella con il Palazzo Borromeo e il giardino Barocco all'italiana. L'isola Madre la sfarzosità del Palazzo Borromeo e il giardino all'inglese, e l'isola Pescatori con i suoi ristoranti.
311 ντόπιοι το προτείνουν
Borromean Islands
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Le perle del Lago Maggiore, L'isola Bella con il Palazzo Borromeo e il giardino Barocco all'italiana. L'isola Madre la sfarzosità del Palazzo Borromeo e il giardino all'inglese, e l'isola Pescatori con i suoi ristoranti.
Il Sass da Preja Büia (letteralmente: sasso di pietra scura) è un grande masso erratico formato da talco scisti e serpentino, trasportato dai ghiacciai durante le glaciazioni, scolpito con molte incisioni dai popoli della prima età del ferro (II millennio a.C.). Vi si possono osservare soprattutto coppelle circolari ed altre forme, simboli di fertilità, utilizzate per riti sacri. Si trova a circa 200 m dall'oratorio di San Vincenzo, verso la vicina collina morenica. Questo megalito è stato riconosciuto come Monumento naturale regionale di Preia Buia. L'Obelisco Garibaldino Inaugurato il 6 ottobre 1861, l'obelisco di Garibaldi posto sul lungo fiume in Viale Italia, costituito da granito rosa di Baveno, ha una base quadrata ed un piedistallo che, con quattro sfere di bronzo, originariamente proiettili raccolti dopo le battaglie del 1859, sostiene una piramide tronca alla cui sommità è posta una stella bronzea a sette punte Sulle facce dell'Obelisco si leggono 3 iscrizioni: "Qui sbarcava Garibaldi co' suoi armati la notte 23 maggio 1859 per disperdere lo straniero." "Queste zolle in Lombardia furono le prime che si bagnarono d'italo sangue nella guerra. 1859" "Qui il prode capitano C. De Cristoforis sfidava i perigli di non eguale tenzone con gli austriaci il 25 maggio 1859"
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Sesto Calende
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Il Sass da Preja Büia (letteralmente: sasso di pietra scura) è un grande masso erratico formato da talco scisti e serpentino, trasportato dai ghiacciai durante le glaciazioni, scolpito con molte incisioni dai popoli della prima età del ferro (II millennio a.C.). Vi si possono osservare soprattutto coppelle circolari ed altre forme, simboli di fertilità, utilizzate per riti sacri. Si trova a circa 200 m dall'oratorio di San Vincenzo, verso la vicina collina morenica. Questo megalito è stato riconosciuto come Monumento naturale regionale di Preia Buia. L'Obelisco Garibaldino Inaugurato il 6 ottobre 1861, l'obelisco di Garibaldi posto sul lungo fiume in Viale Italia, costituito da granito rosa di Baveno, ha una base quadrata ed un piedistallo che, con quattro sfere di bronzo, originariamente proiettili raccolti dopo le battaglie del 1859, sostiene una piramide tronca alla cui sommità è posta una stella bronzea a sette punte Sulle facce dell'Obelisco si leggono 3 iscrizioni: "Qui sbarcava Garibaldi co' suoi armati la notte 23 maggio 1859 per disperdere lo straniero." "Queste zolle in Lombardia furono le prime che si bagnarono d'italo sangue nella guerra. 1859" "Qui il prode capitano C. De Cristoforis sfidava i perigli di non eguale tenzone con gli austriaci il 25 maggio 1859"
Santa Caterina ha le sue origini secondo la tradizione nel XII secolo, quando un tal Alberto Besozzi[2] di Arolo, mercante e usuraio del tempo, scampando a un naufragio durante una traversata del lago, avrebbe fatto voto a Santa Caterina d'Alessandria di ritirarsi per il resto della sua vita in preghiera e solitudine in una grotta in quel tratto di costa. Lì avrebbe costruito una cappella alla Santa, ancor oggi individuabile sul fondo della chiesa. In seguito fatto beato, i suoi resti riposano all'interno della chiesa. Il complesso monastico sorse intorno al XIV secolo, con la costruzione delle due chiese dedicate a San Nicolao e Santa Maria Nova.Dal 1986 al 1996 ospitò una comunità di Domenicani, mentre attualmente è retto da alcuni Oblati benedettini
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Σάντα Κατερίνα ντελ Σάσο
13 Via Santa Caterina
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Santa Caterina ha le sue origini secondo la tradizione nel XII secolo, quando un tal Alberto Besozzi[2] di Arolo, mercante e usuraio del tempo, scampando a un naufragio durante una traversata del lago, avrebbe fatto voto a Santa Caterina d'Alessandria di ritirarsi per il resto della sua vita in preghiera e solitudine in una grotta in quel tratto di costa. Lì avrebbe costruito una cappella alla Santa, ancor oggi individuabile sul fondo della chiesa. In seguito fatto beato, i suoi resti riposano all'interno della chiesa. Il complesso monastico sorse intorno al XIV secolo, con la costruzione delle due chiese dedicate a San Nicolao e Santa Maria Nova.Dal 1986 al 1996 ospitò una comunità di Domenicani, mentre attualmente è retto da alcuni Oblati benedettini